Editoriale di Philippe Gélie: "Macron-Trump, gioco di ruolo a Washington"
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In due votazioni senza precedenti all'ONU, gli Stati Uniti si sono apertamente schierati con la Russia e i suoi amici, mettendo a nudo la profonda frattura che ora li separa dall'Europa.
Missione compiuta per Emmanuel Macron a Washington . Primo tra i leader europei, è stato accolto lunedì alla Casa Bianca con tutto il rispetto dovuto agli alleati, potendo esprimere con cautela il suo punto di vista, evitando però l'umiliazione di una pubblica sconfessione. Quindi, l'aspetto politico gioca a suo favore: ecco un presidente che conta sulla scena internazionale, la cui opinione viene richiesta, anche se non necessariamente seguita. Per Emmanuel Macron, così indebolito sul fronte interno, questo è già molto.
Per quanto riguarda le questioni sostanziali, per l'Ucraina e per la sicurezza europea, la questione è completamente diversa. Come una sfinge enigmatica, Donald Trump ha lasciato parlare il suo ospite francese senza mai confermare gli impegni che quest'ultimo fingeva di aver ottenuto. Un dialogo cordiale tra sordi, dal quale solo il nostro presidente proattivo può dedurre che ha cambiato minimamente la linea degli americani.
Alle richieste di non abbandonare l’Ucraina , di non allinearsi al Cremlino e di sostenere…
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